Sistema e metodologia di test
Metteremo alla prova il nuovo Alphacool Eisberg 240 e lo confronteremo con un impianto a liquido custom formato da componenti high-end e con lo Swiftech H220-X che abbiamo recensito in precedenza.
La prova sarà ovviamente ardua e difficilmente questo kit integrato potrà superare le prestazioni di un impianto custom il cui costo è pari al triplo dello stesso Eisberg 240; diciamo che il suo concorrente diretto è sicuramente più lo Swiftech H220-X anche se questo è venduto a circa 50 euro in più dell’AIO di Alphacool.
Abbiamo misurato le temperature in idle e in full load con il software CoreTemp. Le temperature in full load sono state misurate dopo 30 minuti di stress test con Prime95 in modalità “In-place large FFTs” (massimo stress e consumo), software noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. La pasta termica usata è una Arctic Cooling MX-4 per l’impianto a liquido custom mentre pasta termica Alphacool XPX-1 per l’Eisberg 240.
Siamo quindi passati alla fase di test che si è articolata in due configurazioni e precisamente quella a Default con Turbo Boost a 3.9Ghz ed una in overclock con frequenza di 4,5 GHz.
Precisiamo che la CPU è stata scoperchiata ed è stata applicata della Collaboratory Liquid Pro tra DIE e IHS, e poi rimontato l’IHS.
Per quanto riguarda l’Alphacool Eisberg 240 sono stati utilizzati 2 differenti settings:
- LOW RPM: ventole impostate manualmente a 800 RPM e pompa a 7v
- HIGH RPM: ventole impostate manualmente a 1300 RPM e pompa a 12v
Per lo Swiftech H220-X sono stati utilizzati per la comparativa 2 settings:
- LOW RPM : ventole impostate manualmente a 1200RPM e pompa a 7v
- HIGH RPM: ventole impostate manualmente a 1800RPM e pompa a 12v
Infine, per l’impianto a liquido custom il test è stato effettuato con ventole a 1200RPM e pompa a 12v.